RINOPLASTICA ADDIO ?
- Valter Degli Effetti
- 18 mag 2014
- Tempo di lettura: 2 min
RINOPLASTICA ADDIO ?
Negli Usa la rinoplastica in forte calo, resta con un egli Usa la rinoplastica in forte calo, resta con un palmo di naso.
Meglio due taglie in più di seno che un nasino alla francese. La tendenza arriva, come accade sempre in questi casi, dagli Stati Uniti dove l'American Society of Plastic Surgeons (l'associazione che raccoglie oltre settemila chirurghi) ha appena pubblicato i dati statistici degli interventi nel 2013. In America sono stati effettuati un totale di 15,1 milioni di trattamenti (più 3 per cento) di cui 13,4 poco invasivi (botulino, filler, depilazione laser eccetera) e 1,7 milioni di chirurgia vera e propria, quella che prevede bisturi, sale operatorie e qualche giorno di decorso. In cima alla classifica di questo tipo di interventi è la mastoplastica additiva (290mila operazioni, più uno per cento rispetto al 2012) seguita dalla rinoplastica (221mila), dalla blefaroplastica (216mila), dalla liposuzione e dal lifting facciale. Ma il dato più rilevante è che rispetto all'anno precedente il rimodellamento del naso perde nove punti percentuali mentre tutte le altre procedure (tranne la liposuzione) hanno fatto registrare un segno più.Tra le cause del raffreddamento dell'entusiasmo degli americani verso la rinoplastica ha certamente influito la tendenza degli ultimi anni che riguarda l'intero mondo della chirurgia estetica: gli interventi devono essere minimi per non far notare subito ad amici e conoscenti di essere ricorsi all'aiuto di un professionista per ritrovare la propria bellezza. Come raccontano molti medici, oggi la maggioranza dei pazienti non chiede più di assomigliare a questa o quella stella di Hollywood, ma di ritrovare il proprio viso prima che i segni del tempo ne alterassero la fisionomia. Ecco anche spiegata l'impennata dei trattamenti soft: la tossina botulinica o i filler all'acido ialuronico oltre a costare molto meno sono trattamenti temporanei che aiutano a ritrovare la propria giovinezza. Sempre che non si voglia esagerare trasformando il proprio volto in una palla da tennis.La rinoplastica, invece, è l'intervento che più modifica la fisionomia e quindi, tranne nei casi di nasi abnormi, gli americani sembrano aver deciso di pagare il chirurgo per ritoccare altre parti del proprio corpo. Anche perché, nonostante l'aumento di interventi richiesti dai giovani, il vero core business di questo settore della medicina sono i baby boomer, ovvero donne e uomini nati tra il 1945 e il 1964, che oltre ad avere un portafoglio in grado di sostenere le operazioni estetiche hanno ormai anche un'età. E, volenti o nolenti, dovrebbero aver già fatto da un pezzo i conti con il proprio naso.

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